Il bacio del pane
  • 9788804629276
  • Mondadori
  • 2013

Il bacio del pane

di Carmine Abate

Il mare che si allontana, scintillante nella calura. La fiumara da risalire, gonfia di pietre luminose, i ruderi dei mulini, il bosco di lecci chiazzato del giallo delle ginestre e infine lo scroscio sempre più intenso: è così che Francesco e i suoi amici scoprono un'oasi di pace presso la cascata refrigerante del Giglietto, sopra il paese di Spillace, in Calabria. Il luglio è afoso, e i bagni nel laghetto, seguiti dai saporitissimi pranzi, sono il diversivo ideale per la piccola comitiva di ragazzi e ragazze nemmeno diciottenni, affamati di vita e di emozioni. Ma quel luogo incantevole cela un mistero: in uno dei mulini abbandonati Francesco e Marta incrociano gli occhi atterriti e insieme fieri di un vagabondo, che si comporta come un uomo braccato, cerca di allontanarli ed è addirittura armato. Ma la curiosità buona dei due ragazzi, gli sguardi leali scambiati nell'ombra, hanno la meglio: e presto l'uomo misterioso rivela qualcosa di sé, della ferita che lo ha condotto a nascondersi... Luglio, agosto, giorni in cui la vampa dell'estate si accompagna ai sapori dei fichi maturi, delle olive in salamoia, del pane preparato in casa con un rito affascinante, sul far del mattino. E poi settembre, l'estate che si va spegnendo, il ritorno alla scuola e alla vita usata, la maggiore età che si avvicina: e con essa la consapevolezza che l'incanto non è nulla senza il coraggio, senza l'impegno che ogni vita adulta richiede. Fontehttp://www.ibs.it/code/9788804629276/abate-carmine/bacio-del-pane.html


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Commenti (1)

05/01/2015 - sofia
utente
Carmine Abate ha vinto il Premio Campiello nel 2013 con La Collina del vento che mi è piaciuto moltissimo. Ne Il bacio del pane torna a parlare della su Calabria dive vigeva e vige forse ancor oggi il rito di baciare il pane dopo averlo fatto rigorosamente in casa. A differenza de La collina del vento ho trovato la narrazione molto più semplice quasi che il libro fosse stato scritto da uno degli adolescenti di cui Abate narra la storia. Francesco,Marta, Bruno, Emilia, Vittorio sono ragazzi che passano l'estate spensierata a Spillace, in Calabria. Il gioco dei primi amori, la consapevolezza che forse quella sarà l'ultima estate senza vincoli della loro vita.Francesco e Marta incontreranno Lorenzo che si nasconde nel luogo dove con i loro amici vanno a cercare sollievo dalla calura. Il problema verrà svelato da Lorenzo quando capirà che può fidarsi di loro. Nel libro ho trovato solo tracce dell'autore de La collina del vento dove la storia è molto bn articolata. Qui sembra che il romanzo sia una bozza di quello che poteva essere ben più spiegato. Molte le incongruenze e le inesattezza ( per esempio non credo che all'epoca ascoltassero i Cold play...)Nel complesso però il libro si legge in un fiato per lo stile semplice e scorrevole dell'autore. Consiglio.

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