UN BRANO "Si divisero il vino, che non riuscì a riscaldarli, e a poco a poco la luce dell'alba, grigia come una cotta di maglia, prese il posto dell'oscurità. Hook, che si era allontanato nei boschi a est per svuotare gli intestini, vide, appena al di là degli alberi, un piccolo villaggio. Gli uomini d'arme francesi si erano acquartierati nelle casupole e ora stavano sellando i cavalli e dirigendosi verso l'accampamento principale. Tornato sull'altopiano, li osservò schierarsi in posizione di combattimento sotto gli stendardi umidi. Gli inglesi fecero lo stesso. Novecento uomini d'arme e cinquemila arcieri entrarono all'alba nel campo di Azincourt. Ad aspettarli, al di là dei solchi pronti a ricevere i semi del frumento invernale, c'erano trentamila francesi. Per ingaggiare battaglia nel giorno di San Crispino."L'arciere di Azincourt di Bernard Cornwell.E in questo romanzo siamo nel pieno della passione di Cornwell: descrivere le battaglie e quella di Azincourt è una delle battaglie più famose della storia. Il 25 ottobre 1415 gli Inglesi hanno una straordinaria vittoria sull'esercito francese e il nostro protagonista Nicholas Hook , un arciere inglese, avrà un ruolo molto importante. Da questo libro ho imparato che il gesto attuale ancor oggi per definire vittoria è legato agli arcieri inglesi che infatti usavano quelle due dita per tirare le frecce e quando venivano catturati purtroppo come punizione amputavano proprio quelle due dita.Magistrale come sempre la descizione della battaglia,ma anche qui come negli altri romanzi Cornwell mischia storia e finzione catturando lìattenzione del lettore. Come leggerete fra le righe io sono entusiasta di questo autore e per questo vi consiglio di leggere L'arciere di Azincourt !