E' un romanzo scritto nel 1951 da Marguerite Yourcenar, pseudonimo di Marguerite Cleenewerck de Crayencour morta nel 1987, è stata una scrittrice francese. È stata la prima donna eletta alla Académie française."Piccola anima smarrita e soave, compagna e ospite del corpo, ora t'appresti a scendere in luoghi incolori, ardui e spogli, ove non avrai più gli svaghi consueti. Un istante ancora, guardiamo insieme le rive familiari, le cose che certamente non vedremo mai più... Cerchiamo d'entrare nella morte a occhi aperti...". Con questa poesia scritta realmente dall'Imperatore Adriano in punto di morte si chiude questo bellissimo romanzo in cui l'autrice narra la figura di Adriano imperatore in modo inconsueto e originale. Infatti immagina che Adriano, sentendo avvicinarsi la morte,scrive una lunga lettera nella quale parla della sua vita di imperatore all'amico Marc'Aurelio, che poi diventerà suo nipote adottivo.Definisco questo romanzo un lungo inno alla vita di Adriano che narra anche le sue passioni, ma che ha sempre presente il suo dovere di imperatore e il senso dello stato.Questa figura è talmente ben descritta da meritare un film su questo libro e chissà che qualcuno non lo faccia? Da leggere!