Anche questo romanzo di Saramago inizia con un fatto strano e inspiegabile, del quale dobbiamo prender atto, senza una spiegazione delle cause nè presentazione degli antecedenti. Ci resta soltanto di proseguire nella narrazione,sperando nel buon cuore dell'autore e confidando nel fatto che chi inizia a raccontare un fatto ne desideri anche raccontar la fine, o almeno lo svolgimento! Naturalmente non verremo delusi e potremo felicemente proseguire nella lettura del romanzo che,a mio modesto e del tutto inesperto parere,merita di esser letto dall'inizio alla fine,senza saltar paragrafi,frasi,o parole alcune,nè virgole,punti o parentesi le quali, queste ultime non esistono nel testo, e le quali, le precedenti,sembrano spuntar tra una parola e l'altra secondo criteri alquanto ambigui. Perdoniamo comunque l'autore,che nel suo apparente vagheggiare e divagare ci mostra l'uomo,la donna,l'animale,l'autorità e perfino il soprannaturale di fronte ai variegati e inaspettati casi della vita, mostrandoci come questi esseri,di diversa levatura morale e temperamento se non classe sociale,agiscano assecondando le paure,i difetti e le manchevolezze che caratterizzano e accompagnano la loro specie. Ma ci mostra anche, sempre il suddetto autore,come d'altronde egli suol sempre fare perchè generoso e prodigo di buoni sentimenti ed educazione,come meritino amore questi suoi personaggi e compassione e perdono,perchè come anche noi siam tenuti a fare,son costretti a seguir se stessi e a scendere la china delle proprie mancanze e risalire quella delle proprie virtù,senza dimenticare che chi molto scende anche molto sale. Dopo lo sproloquiante commento,ritorno in me stessa e dico " grazie Saramago, un bellissimo libro."