L'unica cosa che la salva è che scrive bene .Per il resto le sue storie sono un insieme strappalacrime di disgrazie e luoghi comuni.E' troppo facile far piangere:scrive di tutte le cose brutte di cui abbiamo paura, di tutti i dispiaceri che prima o poi ognuno di noi passa,di tutti gli orrori che possono accadere. Ricordo due frasi un pò banali ma che mi sono piaciute lo stesso: -non so dove vanno le persone che muoiono,ma so dove restano. -La amo come non ho mai amato nessuno.La amo come un mendicante,come un lupo,come un ramo di ortica.La amo come un taglio nel vetro.La amo perchè non amo che lei,le sue ossa,il suo odore. Non so...questo tipo di libro non mi entra dentro..fa leva su emozioni troppo facili da smuovere.Mi fa piangere come una pazza ma non mi fa riflettere.E dopo che ho pianto non mi è restato dentro niente di nuovo da quello che già avevo, perchè ha parlato solo di cose che ognuno di noi già sa.Ecco, forse è questo il punto:i suoi libri ci piacciono perchè sono banali,perchè non ci portano mai lontano da ciò che siamo e che sappiamo già di essere. E allora non mi piacciono più, perchè uno scrittore non ci deve far piacere la banalità,ma ci deve scuotere con idee e pensieri che escono fuori dai nostri schemi e ci deve far pensare ,nel bene o nel male, ma pensare.