Anche se le copertine sembrano reclamizzare romanzi di poco pregio fredde e impersonali ( e non è solo la mia opinione, ma di molti) La saga dei Re sassoni è credo una delle più belle scritte da Bernard Cornwell.E' il terzo episodio della saga iniziata con i volumi L’ultimo Re e Un cavaliere e il suo Re, in cui abbiamo vissuto le gesta di Uhtred di Bebbanburg. Si viene catapultati nel periodo buio del Medioevo, non mancano episodi fantasiosi ma i riferimenti storici sono reali.Nonostante i riferimenti storici in altri romanzi a volte noiosi, qui non mi sono mai annoiata a leggere questo romanzo e gli altri della saga.Mi sono trovata catapultata in quei giorni terribili, ho partecipato a tornei e battaglie, ho attraversato con Uther il mare,visitato città.Narrato in prima persona da Uther il romanzo è l'omaggio al destino ineluttabile che il protagonista accetta perchè voluto dalle Norne,mache combatte perchè si adempia.I re del nord sono tanti in quell'epoca regna il caos ci sono re usurpatori e re schiavi, signori che seminano ilterrore e gli invasori vichinghi.Non c'è tregua nella lettura e sembra che la storia di Uther sia appena cominciata anche quando finisce il libro. Da leggere!