Chi conosce Donato Carrisi sicuramente da questo libro si aspettava un thriller sul genere del Suggeritore e del Tribunale delle anime. In La donna dei fiori di carta si trova invece il narratore Donato Carrisi che racconta storie che sembrano favole ma che hanno tutte un fondo di realtà.La morte è presente anche in queste pagine sull'impervia vetta del Monte Fumo dove un manipolo di austriaci si difendono dagli assalti italiani.Jacob Reumann medico del contingente austriaco viene mandato ad interrogare un prigioniero italiano per conoscere le sue generalità che si rifiuta di dare. Se riuscirà a conoscere il suo nome il prigioniero avrà salva la vita altrimenti sarà fucilato.L'italiano chiede al medico di ascoltare una storia alla fine della quale conoscerà il suo nome, ma non prima che la storia abbia dato risposta a tre domande: chi è Guzman? chi sono io? chi era l’uomo che fumava sul ponte del Titanic che stava affondando?La storia di Guzman si innesta con altre storie quella settecentesca del capitano Rabes che possiede un sigaro d'argento che conserva in uno scrigno e che vuole fumare prima di affondare con la sua nave senza riuscirci e la storia di Danì. Guzman ha il vizio del fumo e il dono di raccontare storie definendosi l'ultimo aedo.Lui le colleziona per poi raccontarle e le storie si intrecciano una all'altra portandoci in tempi lontani e in situazioni estremamente dolci e romantiche come il viaggio nella terra "dove le montagne cantano" alla scoperta di una musica che potrà dare a Guzman il motivo per conquistare la bella Isabel.Leggere questo libro è come stare davanti ad un caminetto e ascoltare rapiti le storie della nonna, Centra l'amore ,centra la guerra inumana come la prima guerra mondiale dove per vincere la paura dei soldati mandati all'assalto gli ufficiali sceglievano a caso alcuni e gli sparavano a bruciapelo.E centra anche l'affondamento del Titanic dove un solitario passeggero era stato visto sul ponte mentre fumava...Un autore lo si vede quando sa incantare con le sue storie e non necessariamente devono essere thriller. Bravo Carrisi! Ne consiglio la lettura!