Appena ho letto le prime parole “Oggi la mamma è morta. O forse ieri, non so” mi ha preso lo sconcerto ed è rimasto per tutte le pagine di questo romanzo Lo straniero di Albert Camus.E' uno dei classici più importanti della letteratura moderna e uno dei motivi per cui il suo autore ha ottenuto nel 1957 il Premio Nobel.Come tutti i classici della letteratura si caratterizza per una trama in sè semplice ma che si oppone però alla profondità degli argomenti trattati.Meursault il protagonista è un semplice impiegato che vive ad Algeri. Ha una vita assolutamente comune caratterizzata però da una profonda indifferenza nei riguardi di qualsiasi avvenimento compresa la morte della madre.Parteciperà con aria assolutamente indifferente al suo funerale tutto teso ai suoi bisogni fisici fame, sonno, caldo, sete. Anche l'incontro con la donna che dovrebbe essere quella della sua vita, Maria, non lo scuote da questa indifferenza più che affetto per lui è importante soddisfare i suoi bisogni fisici.Questo modo di vivere non verrà scalfito neanche quando si renderà colpevole in modo del tutto assurdo di un omicidio e con la stessa indifferenza affronterà il carcere e la condanna.Lo straniero rientra proprio in quella stretta cerchia di romanzi pur semplici quasi banali all'apparenza, ma sconvolgenti nella loro profondità.Assurdo il protagonista, ma stranamente riesce a coinvolgere il lettore richiamando alla mente i propri momenti di solitudine in cui solo noi possiamo capirci. Lo stile asciutto riesce però a far emergere il cinismo , il vuoto e l'indifferenza del protagonista, una persona che a prima vista potrebbe essere definita normale ma completamente vuota emotivamente e spiritualmente. Non ci sono spiegazioni a questo nè risposte o soluzioni. L'uomo è materialista forse è a questo che Camus vuole arrivare e il senso è amaro ed è questo che mi è restato di questo libro.