Premetto che non amo il calcio complice forse mio padre che mi costringeva a passare le domeniche ascoltando in diretta la radiocronaca delle partite e sibilando un shhhhh quando cercavo di fare conversazione con mia madre o mia sorella.Quando ero giovane io l'unica stanza in cui si poteva stare al caldo era la cucina con lo scoppiettio rassicurante dei ciocchi dentro alla stufa a legna. Non c'era modo di sfuggire al tormento delle partite di calcio! per questo forse conosciuto l'argomento dell'ultimo libro di Giorgio Faletti Tre atti e due tempi il calcio appunto mi ero ripromessa di non leggerlo e invece....Ci sono cascata! La mia curiosità di lettrice è immensa Faletti ultimamente non mi attirava proprioma una rece azzeccata mi ha convinta!L'argomento è oltremodo attuale il calcio-scommesse fa ancora audience e quindi...Silver è la voce narrante del breve romanzo che potrei anche definire racconto.Silver è il soprannome di Silvano Masoero “Io mi chiamo Silvano ma la provincia è sempre pronta a trovare un soprannome. E da Silvano a Silver la strada è breve”è un ex pugile ed ex galeotto per una faccenda di scommesse.Ormai ha più di sessantanni , ma non riesce ancora a dimenticare il suo sbaglio.Fa il magazziniere nella locale squadra di calcio ancora in serie B ma con davanti l'ultima partita che potrebbe consacrarla alla serie A. Il vincolo con la squadra da parte di Silvano è forte anche perchè suo figlio Roberto detto "il grinta" e il capitano amato da tutta la squadra e dai tifosi. Finchè per puro caso Silver si accorge che anche suo figlio si è lasciato irretire dal mondo delle scommesse...Silver diventerà per il lettore l'eroe-antieroe che rimedia a tutto. Faremo il tifo per lui e per il figlio e anche perchè no? per la squadra. La parte finale ci lasceràcontinuamente in sospeso rivelandoci che in fondo Faletti sa scrivere la tensione dei thriller.Mi sono ricreduta in pieno ottimo libro forse solo il finale mi ha poco convinto per me era degno di una soap opera,ma tant'è...lo consiglio lo stesso!