Il romanzo d’esordio di Alessandro D’Avenia è una dolcissima storia d’amore e di formazione che ci riporta con la mente ai tempi del liceo e del primo amore. Leo è uno studente come tanti, ha sedici anni e una vita davanti di cui ancora non sa che fare. Ride e scherza con gli amici a scuola, adora giocare a calcetto, il suo motorino con il quale scorrazza per le strade della città insieme ai suoi amici e non si separa mai dal suo iPod. È un ragazzino intelligente e sveglio, ironico, e cinico soprattutto con i professori. A scuola, infatti, non c’è nulla di bello. Ci sono le lezioni barbose e lunghissime, i professori con cui è difficile relazionarsi. Ma un giorno in aula arriva un nuovo supplente di storia e filosofia: è giovane e sembra avere una luce diversa negli occhi. Quando spiega e parla con gli alunni li esorta a scoprire ciò che davvero interessa loro, a leggere e a documentarsi, a cercare dentro di sé la voglia di crescere. Il professore vuole che i ragazzi maturino e imparino a trovare lo sprone a vivere al massimo, anche i sentimenti. Leonardo grazie alle parole del suo professore scopre dentro di sé una forza nuova che lo può aiutare a sconfiggere ogni cosa: ogni cosa tranne, forse, il bianco. Il bianco, infatti, è il colore dell’assenza, del vuoto, della mancanza. È un colore che a Leonardo fa paura. Il bianco caratterizza tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione, la perdita. Agli antipodi, invece c’è il rosso: il colore dell’amore, della passione, del sangue. È un colore forte e vivo, che lo attrae, proprio come Beatrice, che di rosso ha i capelli. Un sogno, infatti, Leo ce l’ha e si chiama Beatrice, anche se lei non lo immagina nemmeno. Inoltre lui ha una realtà da cui è difficile scappare, una realtà che si chiama Silvia, una ragazza affidabile e serena. Ma quando Leonardo scopre che Beatrice è ammalata e che quella malattia ha a che fare con il bianco, quel colore che lo terrorizza, il giovane farà un viaggio dentro di sé per scovare dal profondo la forza di guardare avanti, sanguinare e rinascere, per provare a credere in qualcosa di ancora più grande.Mi piace la scrittura del d'Avenia semplice,lineare ma neanche troppo semplicistica!Un libro che consiglio per chi vuol sognare insieme ai protagonisti!Buona lettura ^^