Leggendo questo libro di Corrado Augias , ormai specializzato nel "dietro le quinte" della storia, ho ripensato al saggio Scambiarsi la veste di Gustavo Zagrebelsky in cui cita :Thomas Mann ha scritto che Stato e Chiesa, lungo i secoli, si sono abituati a “scambiarsi la veste”. Dal IV secolo a oggi, potere civile e potere religioso non hanno fatto altro che questo, combattendosi per indossare l'uno i panni dell'altro, oppure alleandosi, per entrare entrambi in una stessa, unica veste. Gustavo Zagrebelsky affronta un tema centrale della nostra democrazia.Sono stati gli scandali e le inchieste degli ultimi anni con cui abbiamo capito, che il Vaticano non significa solo potere spirituale ma tanto, troppo potere temporale. E il potere temporale porta con sé interessi, corruzione, intrighi, personaggi ambigui e pericolosi.Con il suo modo pacato e incisivo che amo nelle sue trasmissioni televisive Corrado Augias he incisivo delle sue trasmissioni televisive e delle inchieste, Augias racconta vicende che si sviluppano dai primi anni nel primo secolo dopo Cristo ai giorni nostri. Non è un saggio completo, ma un viaggio storico affascinante e sconvolgente. alla fine l'autore ci tiene a precisare:"Le vicende raccontate in questo libro non riguardano la Chiesa cattolica in quanto espressione della fede, talvolta del sacrificio, dei suoi ministeri e dei suoi fedeli. Qui sono raccolte alcune storie significative relative alla Santa Sede (il Vaticano), vale a dire a uno Stato autonomo, dotato di organi di governo, di un territorio (se pur simbolico), una bandiera, un inno, una moneta, un esercito (simbolico anch'esso) nonché sedi diplomatiche sparse in tutto il mondo e ambasciatori (i nunzi apostolici) regolarmente accreditati."Consiglio: Leggetelo!