Venuto al mondo è un libro unico che mi ha commosso profondamente. Niente a che vedere della Mazzantini di Non ti muovere che già però si intravvedeva fra le righe-E' un romanzo che racconta una guerra che sentiamo ancora vicina : la guerra in Bosnia.La protagonista Gemma ripercorre il suo passato dopo che una telefonata da Sarajevo di un vecchio amico le chiede di tornare. Da Roma Gemma parte con il figlio Pietro, sedicenne romano. Gemma vuole che il figlio veda quella città ancora martirizzata dalla guerra, la città dove lei ha vissuto un grande amore per Diego che faceva "il fotografo di pozzanghere" La attende Gojko poeta bosniaco tuttofare amico ma anche amante mancato che l'aveva portata praticamente nelle braccia del suo amore. Il romanzo racconta la storia di questo amore, una storia di ragazzi farneticanti che si rincontrano oggi invecchiati in un dopoguerra recente. Una storia d'amore appassionata, imperfetta come gli amori veri. Ma anche la storia di una maternità cercata, negata, risarcita. Il romanzo è pieno di flash back nei ricordi che tornano insistenti nella mente di Gemma, ma anche di colpi di scena non ultimo quello finale. Un romanzo che mi ha molto colpito anzi dolorosamente colpito mi ha catapultato nel male assoluto di una guerra fratricida e crudele ma la Mazzantini dàanche un messaggio di speranza: a volte anche dal male può nascere qualcosa, c'è sempre un barlume di speranza..... da leggere!