La frase"Sono nato il primo giorno di scuola, cresciuto e invecchiato in solo duecento giorni" racchiude il percorso seguito da Leo, un sedicenne che si trova all'improvviso catapultato in situazioni talmente lontane dalla sua routine che lo portano a maturare considerazioni importanti sulla vita, su Dio, sulle relazioni con la famiglia e con gli amici. Leo, innamorato di Beatrice, che si ammala di leucemia, dona tutto il suo amore standole vicino, rinunciando anche alla finale di calcetto che fino a qualche mese prima era il fulcro della sua esistenza. Un libro ricco di contenuti filosofici nascosti nella quotidianità della vita dei protagonisti. Fortunato