La storia del leggendario Re Artù narrata da una delle più grandi e prolifiche scrittrici: M.Z. Bradley. La vicenda si svolge in Britannia, in un’epoca in cui iniziano le prime avvisaglie del cristianesimo che si contrappongono alle tradizioni religiose dell’epoca che vede il misticismo celtico, fino ad ottenere un misto fantastico tra religione e mito. Un mondo a parte si apre solo a chi sa diradare le Nebbie, un luogo dove incantesimi, sacerdotesse e maghi convivono armonicamente. Morgana, Viviana e Ingraine sono coloro che reggono le fila di un mondo matriarcale, fin quando il confine tra reale e immaginario diventa sempre più labile, al punto da confondersi. Più che un romanzo fantasy, si potrebbe definire un’ucronìa, una storia vera ma rivisitata: Artù, Lancillotto, Ginevra, personaggi noti a tutti ma raccontati in tutte le loro sfaccettature, tra debolezze, difetti e pregi s’intrecciano con riti pagani e magie.