Che strani che siamo noi lettori...dello stesso libro diamo giudizi molto spesso contrastanti uno dall'altro. E' sempre una cosa che mi incuriosisce:Perchè a me non è piaciuto Fuori da un evidente destino ed ad altri lettori si?mi piacerebbe mettermi a confronto con chi ha giudicato questo un bellissimo thriller. Faletti in Io uccido l'ho giudicato un vero autore di thriller, in questo no.Un libro che ho letto non superando un capitolo alla volta. Infatti è rimasto nel mio comosdino ripreso parecchie volte in mano. Finito perchè mi faccio sempre un puntiglio di finire un libro soprattutto se mi piace l'autore. Qui il ritmo è troppo lento. Dopo un inizio accattivante al limite dell'horror è proseguito con troppe elucubrazioni dei personaggi.I delitti-rompicapo forse troppo sfruttati, personaggi al limite del'inverosimile con storie d'amore impossibili e finale non soddisfacente.Lati positivi? La vita degli indiani d'America e le loro tradizioni portate avanti a dispetto dell'annientamento di quel popolo primo abitante delle immense praterie americane. E mi è piaciuta molto la descrizione del cane Silent Joe un pò poco per un romanzo che dite? Incipit "La terra non ha memoria. Il vento si nutre di polvere e cespugli rotolati e dell'orgoglio di impronte cancellate e nuvole disperse. Ora che la mia gente di quelle stesse nuvole è fatta e con quelle stesse orme ha camminato, non c'è altro da attendere ancora. Non sarà Kokopelli, il suonatore dal morbido flauto, sulla schiena accasciato quando il suo spirito ci abbandona alla carestia che uccide. Non sarà Orge dai denti digrignati, né Soyal dal muto triangolo in bocca, né Nangosohu che ha in faccia la stella del mattino. Nessuno di questi dimenticati spiriti tornerà a riportarci l'orgoglio abbattuto, i sensi sopiti, la battaglia perduta perché mai combattuta." Nessuno. Sarà il dormiente generato dal sonno e dalla paura che ci condurrà sull'antico sentiero, il guerriero ardente unico figlio di questa terra che da sempre non ha memoria. Eppure, da sempre, ricorda."