Prima caduta di stile di Spillane nella saga di Mike Hammer. Probabilmente anche il titolo italiano (ben distante dall'originale "The Twisted Thing") non ha aiutato, perché di fatto rivela già troppo. Sebbene si tratti di un'avventura che fa seguito a "Il morso del serpente", è di fatto slegata dal passato. È come se fosse una storia "stand alone", dove di quello che è successo in passato al vecchio Mike non si fa cenno. E neppure di Velda c'è traccia. La trama è abbastanza intricata e con i soliti ingredienti del genere hard-boiled: violenza, pallottole, donne fatali. Peccato che il colpo di scena finale, decisamente forzato, venga già telefonato in più di un'occasione lungo la narrazione.