Luciano De Crescenzo, ingegnere in Ibm per vent'anni, ha esordito come scrittore nel 1977 con Così parlò Bellavista. Da allora ha pubblicato molti libri, tradotti in 19 lingue. È stato anche regista, attore, sceneggiatore. Tra le sue opere, tutte pubblicate da Mondadori, ricordiamo: Raffaele (1994), La Napoli di Bellavista, Zio Cardellino (1993), Storia della filosofia greca (1993), Oi Dialogoi (1990), Vita di Luciano De Crescenzo scritta da lui medesimo (1991), Elena, Elena amore mio (1991), Il dubbio (2012), Croce e delizia (1995), Panta rei (2000), Ordine e disordine, Nessuno, Sembra ieri, Il tempo e la felicità (2000), Le donne sono diverse, La distrazione, Tale e Quale (2002), Storia della filosofia medioevale (2002), Storia della filosofia moderna (2004), I pensieri di Bellavista (2006), Il pressapoco, Il caffè sospeso (2017), Socrate e compagnia bella (2010), Ulisse era un fico (2011), Tutti santi me compreso (2012), Garibaldi era comunista (2014), Gesù è nato a Napoli (2014), Ti porterà fortuna (2015), Stammi felice (2016), Napolitudine (2019) e Tutti santi me compreso (2019). Un "piccolo classico" della letteratura partenopea che è anche una straordinaria rappresentazione della natura umana. Secondo don Gennaro Bellavista, professore partenopeo purosangue, troppe sono le banalità che si dicono e si scrivono su Napoli e sui suoi abitanti, sul suo mare e sul suo Vesuvio col pennacchio. La vita a Napoli è ben altra cosa. È un'arte sottile. «Solo a Napoli ognuno vive in un'inebriata dimenticanza di sé» scriveva Goethe, felicemente sorpreso. Ma non solo a Napoli, scrive Luciano De Crescenzo, il sorriso e il sentimento aiutano l'intelligenza nel mestiere di vivere, sempre seguendo l'infallibile ricetta del professor Bellavista, che «è pure abbastanza facile da ricordare: metà amore e metà libertà». Volete divertirvi ? Leggete la graffiante ironia di Luciano De Crescenzo inegnere prestato alla filosofia e ai pensieri profondi. La sua è una scola casereccia , i suoi discepoli, amici eterogenei che ci fanno ridere con le loro battute. Quando hai finito di leggere questo libro ti accorgi che hai assimilato concetti profondi sulla vita, l'amore, l'amicizia.I suoi sono considerazioni filosofiche staccate dalla trama e ogni capitolo riporta un anaddoto che parla della quotidianità di Napoli strappandoci un sorriso.Guagliù stateme a sentì: questo è il bene [Disegnando alla lavagna un punto interrogativo]... e questo è il male [Disegnando un punto esclamativo]. Il bene è il dubbio, quando voi incontrate una persona che ha dei dubbi state tranquilli, vuol dire che è una brava persona, vuol dire che è democratico, che è tollerante, quando invece incontrate questi qui [Indicando il punto esclamativo], quelli che hanno le certezze, la fede incrollabile, e allora stateve accorte, vi dovete mettere paura, perché ricordatevi quello che vi dico: la fede è violenza, la fede in qualsiasi cosa è sempre violenza. Gli uomini, invece, gli uomini si dividono in uomini d'amore e uomini di libertà, a secondo se preferiscono vivere abbracciati gli uni con gli altri, oppure preferiscono vivere da soli e non essere scocciati. (Bellavista)Un libro che h i suoi anni , ma che è ancora attuale e aggiunge alla leggerezza e all'umorismo la profondità degli argomenti. Leggetelo!