La memoria è come un salvadanaio dove infiliamo fatti,visi, pensieri, emoxioni, senza sapere bene a cosa ci potranno servire.Costituiamo così un capitale che cresce ogni giorno e di cui, a poco a poco,perdiamo il conto e la cognizione.De Crescenzo l'ha spaccato ed ecco saltar fuoriuna città assolata, le ramazine di un padre burbero temperate dalle carezze di una madre dolcissima, uno zio, inaffidabile,le peripezie della famiglia sfollata a Cassino, la fame, il campo di concentramento, i visi delle donne amate, le figure un po' goffe dei compagni di scuola... tutti i ricordi di una vita varia ed intensa.