Come ne "La ragazza del treno" anche per questo secondo libro Paula Hawkins coinvolge il lettore con il ritmo incalzante della narrazione secondo i punti di vista dei protagonisti della vicenda. La morte di Nel Abbott , una donna scomoda che cercava di far emergere la verità sulla triste sorte di alcune donne di Beckford, apre ferite chiuse da tempo e schiude verità nascoste dal velo del perbenismo. La storia è narrata in modo veloce, il lettore è travolto da una spirale di dubbi e incertezze fino al finale, che come nel primo romanzo della Hawkins è deludente. L'impianto narrativo fa sperare ben altra conclusione, ci si aspetta chissà quale colpo di scena ma si rimane delusi. Un vero peccato!