La forza del libro è tutta sulla semplicità della narrazione fatta in prima persona dalla piccola Scout. Con le sue considerazioni infantili descrive però chiaramente le abitudini e la mentalità della cittadina fortemente influenzata dal razzismo nel profondo sud americano degli anni ’60. Bellissimo anche il rapporto tra Atticus e i suoi due figli, cui cerca di insegnare con semplicità l’importanza di fare sempre la cosa giusta.