Un filo d'olio)
Letteratura italiana

Un filo d'olio, recensito da sofia su Bookville.it

Notizie dell'autore:SIMONETTA AGNELLO HORNBY Vive dal 1972 a Londra, dove svolge la professione di avvocato ed è stata presidente per otto anni del Tribunale di Special Educational Needs and Disability. Il suo studio legale nel quartiere di Brixton lavora per lo più con le comunità nera e musulmana. Si è occupata della donna nel mondo arabo ed è autrice di testi legali dedicati all’infanzia. Il suo primo romanzo, La mennulara (la “raccoglitrice di mandorle”) del 2002 è stato un vero e proprio caso letterario, è stato a lungo ai vertici delle classifiche ed è stato tradotto in molte lingue, ricevendo nel 2003 il Premio Letterario Forte Village; nello stesso anno, ha vinto il Premio Stresa di Narrativa e il Premio Alassio 100 libri - Un autore per l'Europa, ed è stato finalista del Premio del Giovedì "Marisa Rusconi". Ha pubblicato con Feltrinelli La Mennulara (2002), La zia marchesa (2004), Boccamurata (2007), Vento scomposto (2009), La monaca (2010), La cucina del buon gusto (con Maria Rosario Lazzati, 2012), Il veleno dell’oleandro (2013), Il male che si deve raccontare (con Marina Calloni, 2013), Via XX Settembre (2013) e Caffè amaro (2016). Ha inoltre pubblicato: Camera oscura (Skira, 2010), Un filo d’olio (Sellerio, 2011), La pecora di Pasqua (con Chiara Agnello; Slow Food, 2012), La mia Londra e Il pranzo di Mosè (Giunti, 2014). I suoi romanzi sono stati tradotti in tutto il mondo e hanno vinto numerosi premi. Breve trama:"Da anni desideravo trascrivere le ricette dei dolci di nonna Maria, annotate da lei in un quadernetto con le pagine numerate e corredato di indice, un libro vero e proprio. Avevo in mente un lavoro a quattro mani con mia sorella Chiara; nonostante da quarant'anni viviamo in isole diverse, ogni estate ci ritroviamo a Mose - la nostra campagna - e cuciniamo ancora come ci hanno insegnato mamma e zia Teresa. [...] L'idea era quella di far rivivere la cultura della tavola di casa nostra attraverso le sue ricette, fotografie d'epoca e alcune pagine "narrative" per le quali avrei attinto ai nostri ricordi e ai racconti di mamma". Le ricette qui raccolte sono quelle degli anni e delle villeggiature delle due sorelle. E dalle pagine del ricettario familiare, limate dall'uso e dagli aneddoti, riaffiora tutto un mondo perduto di personaggi, di atmosfere e di sensazioni, i molti fantasmi benevoli che affollavano i giorni assolati di due bambine, in una grande casa padronale di metà Novecento. Tra i sapori e profumi delle ricette di casa Agnello ci sono quelli, mai nostalgici ma sempre intensi e fragranti, del tempo trascorso a cui il talento della scrittrice dona il gusto dell'eterno presente della vita. Cosa ne penso io:Un insolito libro di ricette che diventa la storia della famiglia dell'autrice che aveva la tradizione di passare l'estate nella casa di campagna. Di sfuggita si intravvede anche la storia delle baronie spezzettate e e di un mondo che non c'è più. Alla fine ricette tipicamente siciliane, ma buonissime. Il libro mi ha incuriosito perchè Simonetta ospite in una trasmissione televisiva di cucina ha rivelato la sua grande passione nel cucinare . Lettura molto piacevole corredata da fotografie d'epoca Consiglio!

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

Di questo autore

2009
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Vento scomposto

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2010
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Vento scomposto

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2011
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Un filo d'olio

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01/09/2002
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La Mennulara

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2012
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Interni con cucina

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2014
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Il veleno dell'oleandro

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01/01/2011
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La monaca

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Camera oscura

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2016
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Caffè amaro

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