Interni con cucina è un "racconto con ricette" che esplora il luogo più segreto, più intimo, ma anche più condiviso della casa. In casa non esistono chef: c'è la bellezza di cucinare per qualcuno che arriva alla nostra tavola come a un "rifugio". Agnello Hornby e Niada Lazzati sanno come attrezzare la cucina, come fare la spesa, come compilare un menu e come prepararlo, sanno riciclare gli avanzi. Al di là del dovere quotidiano, cucinare si rivela un piacere o comunque un modo per prendersi cura delle persone care, anche se scaffali e banconi dei supermercati traboccano di piatti già pronti e le nostre giornate sono sempre più frenetiche e affannose, continuiamo a cucinare. Dovunque sia il nostro "interno con cucina", preparare un pasto e portarlo in tavola rimangono atti strettamente connessi alla dimensione domestica, affettiva, familiare. Dal minestrone che l'avvocato Agnello Hornby lascia sobbollire lentamente nella sua cucina londinese con un occhio ai figli adolescenti alla leggendaria minestra che troneggia sul tavolo da pranzo di casa Lazzati, l'atto del cucinare si afferma innanzitutto come gesto di amore e attenzione. E attraverso la storia di Louise, una bambina caraibica cliente dell'avvocato Agnello Hornby che cerca di conquistarsi l'amore della madre, ne scopriamo anche la valenza terapeutica e liberatoria. Niente come il cibo, sembrano suggerirci le autrici, ha la capacità di tenere viva la memoria del passato e di rafforzare il nostro senso di appartenenza.