pag 14 e già sono in stato confusionale: un solo personaggio ma ben 4 identità. quinn, william wilson, max work e paul auster sono tutti la stessa persona.. secondo voi è chiedere troppo ad un libro di avere un senso? ho finito città di vetro e vorrei averci capito qualcosa, scusate mi mancherà la sensibilità artistica, ma ho preso sonno un paio di volte il libro più insulso dai tempi del deserto dei tartari e murakami. non c'è niente da dire, niente da commentare, non c'è una delle tre storie che abbia un senso.l'ho finito solo perchè era stato scelto dal gruppo mai più auster, per quanto mi rigurda puoi pure fare come i tuoi protagonisti: sparire