il libro si lascia leggere, ma non è certo il capolavoro che mi avevann fatto credere fosse. di thriller c'è ben poco, anche perchè avevo capito subito chi era il cattivo di turno. l'elemento umano e psicologico dei personaggi è stato trascurato infatti della storia che lo ha fatto diventare "Bravo" si sa ben poco (alcune righe solo alla fine). come si sa ben poco di carla e di moltissimi altri personaggi che sono stati cacciati a viva forza nel romanzo e che poi sono stati fatti sparire semplicemente... facendoli fuori. forse questo libro ha il merito di lasciar intravedere l'italia di allora, sentir parlare di 50 milioni come di un capitale (oggi ci compri appena la macchina con 25 mila euro....)mi ha fatto sorridere, sentir raccontare di aldo moro mi ha fatto intristire. insomma a me faletti è piaciuto tanto all'inizio i suoi due primi libri mi hanno incollata alla sedia e questo invece no. sarà colpa mia? può essere, ma visto che la recensione la scrivo io dò la colpa a lui