"Chi fa il bene solo per l'amor di Dio magari si troverà bene nell'altro mondo, ma in questo qui non fa fortuna." Un romanzo di avventura, svolto nella Venezia del 1500, dove la Serenissima comandava sull'Adriatico e commerciava con Costantinopoli, Michele sarà costretto ad imbarcarsi su una galera, da qui inizierà la sua odissea, si troverà ad affrontare una vita difficile e piena di ostacoli, dove la furbizia, la pazienza e la calma lo aiuteranno a salvarsi da intrighi e cospirazioni. Il suo sogno sarà quello di ritornare nella sua Venezia per poter riabbracciare la sua giovane moglie Bianca. Le pagine scorrono veloci, è un romanzo che non annoia, ho trovato un po' forzato il fatto che ogni piccolo frammento si vada a incastrare perfettamente affinché il nostro protagonista riesca sempre a superare l'ostacolo, troppa fortuna per i miei gusti, troppo eccessivo che una signora ricchissima e di buona famiglia dal suo palazzo in Venezia si preoccupi così tanto per un fuggiasco e faccia di tutto per salvarlo e ricondurlo alla sua amata Bianca, ma questa e la storia e me ne devo fare una ragione! Ho apprezzato all'interno di questo libro un insegnamento che può aiutarci nella vita di tutti i giorni, per chi come me spesso ha un carattere orgoglioso, che difficilmente cerca favori dagli altri per un proprio vantaggio personale, ecco il passaggio: "Vuoi sapere una cosa che ho imparato in tutti questi anni? La gente crede che a chiedere un favore si indebolisca, perché poi si rimane in debito verso quelli che te l'hanno fatto...non è affatto così. Chiedere un favore è come chiedere un prestito per investirlo in un grosso affare. Poi si rimane in debito, certo, e prima o poi bisogna restituirlo. Ma intanto quello che ti ha fatto il prestito è diventato diciamo così, il tuo socio. Ha interesse che le cose ti vadano bene, non che ti vadano male. Ti ha fatto un favore, e vuole che tu ti trovi in condizione di restituirlo. Vuole che si sappia che quelli a cui lui fa dei favori, hanno successo." Non male come pensiero, vero? I libri sono affascinanti proprio per questo, ci insegnano sempre qualcosa, ci portano a riflettere, ci possono far osservare le cose da un altro punto di vista, è per questo che sono magnifici e chi legge non perde tempo, ma arricchisce la sua mente.