Il sottotitolo "Immigrati, profughi, deportati nell'impero romano" chiarisce, più del titolo, il tema trattato da Alessandro Barbero. Il problema dell'assimilazione dei barbari è nato prima di quanto si pensi. O, almeno, di quanto pensassi io. Pensavo che i problemi derivati da essi fossero sorti negli ultimi secoli dell'impero. Invece sono già iniziati ai tempi di Giulio Cesare, con la conquista della Gallia.
Subito dopo, fu necessario collaborare con le popolazioni sottomesse, difenderle dai barbari "esterni" arruolarle nell'esercito romano.
Capitava pure che altre popolazioni chiedessero aiuto durante le carestie...capitava che l'impero bloccasse l'afflusso degli stranieri, li filtrasse, ne impedisse l'accesso... mi ricorda qualcosa di attuale.
Scritto in maniera chiara e comprensibile, cosa da non poco trattandosi di un saggio storico di un autore italiano, ha però secondo me il difetto di essere incentrato soprattutto sulle procedure amministrative che regolavano l'immigrazione e l'arruolamento dei barbari. Pensavo ad un'opera di più ampio respiro, comunque è abbastanza interessante.