Notizie sull'autore: le trovi qui https://www.ibs.it/libri/autori/Dino%20Buzzati Breve trama:Il protagonista delle pagine del Deserto dei Tartari è allora Giovanni Drogo, un tenente mandato in servizio presso un non meglio identificato distaccamento militare ai confini del mondo, la "Fortezza Bastiani", relegata in cima ad un'impervia montagna. Questo scenario - che in parte ricorda quello del Bàrnabo delle montagne, e che costituisce una delle costanti dell'autore - ci appare da subito come sospeso tra il sogno e la veglia; la Bastiani è un avamposto ormai abbandonato e pressoché dimenticato, ma che vincola a sé tutti i militari del battaglione non solo attraverso una ferrea disciplina ma per il senso di perenne attesa di un nemico che giungerà dalla frontiera e che rappresenta il sogno di una gloria da conquistare e di un destino su cui riporre la propria fiducia. Quando Drogo giunge alla Fortezza, è un giovane tenente fiero e saldo, che dispone di se stesso e della sua esistenza in piena libertà, convinto di trascorrere in quel luogo desolato solo qualche mese, per poi tornare alla vita normale. Dopo poco però, la pacata e monotona vita della Fortezza Bastiani, scandita dalla disciplina militare, dagli orari dell'esistenza comunitaria e dalla convinzione che di lì a poco il nemico arriverà, fa presa anche sul nostro protagonista che, senza rendersene conto, trascorre in quel luogo remoto tutti gli anni della sua esistenza. Per Drogo, così come per i commilitoni, la speranza di veder comparire un nemico all'orizzonte si trasforma a poco a poco in un'ossessione metafisica, in cui al desiderio di mostrare il proprio eroismo si sovrappone - con forte simbolismo - la ricerca di una verità definitiva sulla propria esistenza. Il mio pensiero:Una frase"“Gli uomini, per quanto possano volersi bene, rimangano sempre lontani; se uno soffre, il dolore è completamente suo, nessun altro può prenderne su di sé una minima parte; se uno soffre, gli altri per questo non sentono male, anche se l’amore è grande, e questo provoca la solitudine della vita.” il deserto dei tartari di Dino Buzzati. Secondo me il protagonista non è Giovanni Drogo la protagonista è la fortezza metafora che incarna la solitudine dell'uomo . Appena arrivato Drogo se ne vorrebbe andare subito lo convincono ad aspettare quattro mesi: ci resterà tutta la vita. La vicenda si svolge in un paese immaginario e tutta nella Fortezza Bastiani un avamposto ormai dimenticato dove i soldati vivono aspettando l'arrivo del nemico I tartari. Drogo piano piano viene avvinto da questa attesa, diventa anche lui il soldato che scruta l'orizzonte in attesa del nemico.Drogo non legherà con i suoi compagni solo col capitano Ortis avrà un rapporto Il suo è un personaggio negativo non ha ideali la sua è un'attesa senza speranza che lo rende una persona senza spessore. Tutti gli altri personaggi sono raccontati attraverso i suoi occhi e perfino l'attesa del nemico è personalizzata e vissuta in chiave metaforica. Un libro che potrebbe essere definito statico, ma che scava dentro tante domande chi siamo e dove vogliamo andare? Da leggere