Paul Auster Scrittore, sceneggiatore e regista statunitense. Dopo aver studiato alla Columbia University, nel 1970 si recò a Parigi dove lavorò come traduttore fino al ritorno a New York nel 1974. Esordì come scrittore con poesie, racconti e articoli pubblicati sulla “New York Review of Books” e sulla “Harper’s Saturday Review”. La sua opera più famosa, subito accolta favorevolmente dalla critica, è la Trilogia di New York (Città di vetro, 1985; Spettri, 1986; La stanza chiusa, 1987), che volge in parodia il genere della detective story. Seguirono i romanzi Il paese delle ultime cose (1988), Il palazzo della luna (1989), La musica del caso (1991, dal quale Philip Haas trasse un film nel 1993), Leviatano (1992), Mr. Vertigo (1994) e Timbuctù (1998). Raccolte di racconti sono Il taccuino rosso (1995) ed Esperimento di verità (2001). Auster firmò, insieme a Wayne Wang, la regia di Smoke (1995) e di Blue in the Face (1995), dei quali scrisse anche la sceneggiatura; nel 1998 diresse Lulu on the Bridge, interpretato da Willem Dafoe e Harvey Keitel. Ricordiamo poi Viaggi nello scriptorium e Uomo nel buio (2008), La vita interiore di Martin Frost, Invisibile (2009), Sunset Park (2010), Diario d'inverno (2012), Notizie dall'interno (2013). In Italia le sue opere sono pubblicate da Einaudi.( A cura di Wuz.it) Nel paese delle ultime cose è un romanzo distopico scritto in forma epistolare che narra l'esperienza di una ragazza che si ritrova intrappolata in un luogo della Terra in rapido disfacimento, fisico e morale.Lo stile non è nelle mie corde pur apprezzando l' originalità della storia e se è , come ho letto l'inizio di una trilogia non credo che ne leggerò altri. però a molti è piaciuto sia lo stile che il genere se vi va leggetelo.