La vita di Gabriella Harrison, figlia di una delle più ricche famiglie d’America, sembra fatalmente scandita dall’infelicità. A sette anni, la paura: Gabriella, nascosta nel buio dell’armadio, ascolta paralizzata dall’angoscia il rumore dei tacchi della madre avvicinarsi furiosamente. Poi, è come sempre: urla, insulti, percosse. La bellezza straordinaria della bambina, infatti, suscita nella donna un’invidia insana e violenta. A undici anni, l’abbandono: già lasciata dal padre alla pazzia della madre, Gabriella viene affidata a un convento. Persino l’odio di quella donna folle le sembra preferibile a un luogo così freddo ed estraneo. Invece, giorno dopo giorno, fra quelle mura la fanciulla conosce la pace, e decide di prendere i voti. A vent’anni, l’amore: giunge al convento un giovane prete per confessare le monache. Anche lui, come Gabriella, ha avuto un’infanzia segnata dal dolore. Dalla comprensione reciproca nasce un sentimento ignoto a entrambi, che in breve li trascina in un abisso di passione, paura e rimorso. In un attimo la giovane conosce la felicità e la più cieca disperazione: il prete, lacerato dal senso di colpa, si toglie la vita. È la fine. Sola, con il vuoto nel cuore e un figlio in grembo, cacciata dal convento, Gabriella trova la forza di ricominciare tutto da capo. E si incammina sulla via dove l’attende la felicità. “La lunga strada verso casa” è la storia avvincente e toccante di una donna speciale, e insieme un inno al coraggio e alla voglia di vivere di tutte le donne. Una grande lezione di vita e una promessa per tutti noi.