La rivoluzione del vespro, avvenuta il 30 marzo 1282 a Palermo fu un fatto straordinario per l’epoca e, in quanto tale, è stata analizzata da diversi storici, in tempi moderni da Steven Runciman che ne ha fornito una lucida interpretazione nel quadro di una esasperata competizione per il potere tra il papato e il sacro romano impero. Secondo Runciman il papato perse gran parte della sua credibilità e del suo potere nel rabbioso tentativo di dare esecuzione forzata all’atto di deposizione formale dell’imperatore Federico ll compiuto nel 1245 dal papa. A questo, infatti, si lega la successiva investitura di Carlo d’Angiò, le sue guerre-lampo contro Manfredi e contro Corradino di Svevia e la successiva oppressione della Sicilia fino alla rivoluzione del 1282 e alla successiva guerra del vespro tra i regni di Aragona-Catalogna e di Francia.