“Noi siamo i Visionari, ci chiamano Aedi, Bardi… Scrittori. Noi non inventiamo, noi non creiamo. Noi ascoltiamo gli echi del grande canto dell’universo.” Vendetta di Pierluigi Curcio, ambientato nella Britannia del V secolo dopo Cristo, catapulta il lettore nelle vicende storico-politiche che segnarono il cruciale passaggio nell'isola dalla dominazione romana all'invasione dei sassoni. Il contesto è ancora quello, sospeso tra storia e leggenda, comune alla Stirpe dei re, che dal “mitico” sovrano Vortigern conduce sino al famoso re Artù. La narrazione procede attraverso una serie di diari che si concatenano in un vortice di sentimenti e passioni fino a condurre il lettore all’epilogo. In un mix perfetto di azione e momenti di riflessione il testo ruota intorno al desiderio di vendetta che, in varie forme, segna il destino dei protagonisti. “In quegli istanti sorse l’alba, secondo alcuni, passaggio tra la morte e la vita e, in quegli ultimi istanti, io li vidi. Vidi i morti danzare coi vivi nei lampi di spade.”