Un thriller mozzafiato e lo stile magnetico di J.K. Rowling, celata dietro lo pseudonimo di Robert Galbraith: sono questi gli ingredienti principali del quarto romanzo dedicato al detective Cormoran Strike, che credo possa essere considerato il migliore capitolo della serie. La storia riprende il filo del discorso interrotto nelle ultime pagine de La via del male e prosegue nel fremito della Londra del 2012, esaltata per gli imminenti giochi olimpici. Alla Camera dei Comuni non si parla d’altro: l’organizzazione della cerimonia inaugurale e degli eventi legati alle Olimpiadi riempiono la giornata di tutti i parlamentari inglesi, insieme alla preoccupazione su come placare la rivolta populista della RAOC, decisamente contraria allo svolgimento dei giochi olimpici. In quest’atmosfera febbrile, la routine dello studio del miglior detective della capitale viene sconvolta da una visita inattesa e decisamente singolare. Billy, un uomo con evidenti disturbi psichici, dichiara col terrore negli occhi di aver assistito ad un omicidio avvenuto molti anni prima, quando era ancora ragazzo: sostiene di aver visto assassinare un bambino, avvolto in una coperta rosa, che poi fu seppellito di nascosto dietro la dimora della sua infanzia. Una vicenda confusa, poco attendibile, ma da cui Strike non riesce a distogliere l’attenzione.È così che ha inizio una narrazione incalzante, che terrà incollato il lettore fino all’ultima delle 784 pagine: una vicenda fatta di intrighi, incertezze, scottanti segreti, che porteranno Cormoran e la sua fedele spalla Robin, personaggi peculiari e ben costruiti, a indagare nei corridoi del Parlamento e nei sobborghi di una Londra troppo scalpitante da poter prestare attenzione ad una simile atrocità. Romanzo consigliato agli amanti dei gialli e a chi, in fondo, non si è ancora rassegnato al silenzio di quella penna che ha dato vita al maghetto più famoso di tutti i tempi.di Giorgia MascitelliA cura del Master Booktelling inora il romanzo più epico di Robert Galbraith, Bianco letale è un nuovo capitolo dell’appassionante storia di Cormoran Strike e Robin Ellacott, ancora insieme in un thriller mozzafiato. «I gialli di Galbraith “funzionano”, magari non edificheranno universi come la saga di Hogwarts, ma si segnalano per il robusto mix di trama sapiente, caratterizzazione efficace dei personaggi, puntigliosa conoscenza degli ambienti, attenzione alla contemporaneità e fluidità di scrittura» - Giancarlo De Cataldo, Robinson «Amerete i personaggi, ammirerete la voce dell'autore, le sue idee e il suo acume, e assaporerete il gusto di perdervi in un libro» - The New York Times Aspettatevi grandi colpi di scena, ma il cuore del romanzo è il rapporto tra i protagonisti» - The Indipendent Quando il giovane Billy, in preda a una grande agitazione, irrompe nella sua agenzia investigativa per denunciare un crimine a cui crede di aver assistito da piccolo, Cormoran Strike rimane profondamente turbato. Anche se Billy ha problemi mentali e fatica a ricordare i particolari concreti, in lui e nel suo racconto c’è qualcosa di sincero. Ma prima che Strike possa interrogarlo più a fondo, Billy si spaventa e fugge via. Cercando di scoprire la verità sulla storia di Billy, Strike e Robin Ellacott – una volta sua assistente, ora sua socia – seguono una pista tortuosa, che si dipana dai sobborghi di Londra alle stanze più recondite e segrete del Parlamento, fino a una suggestiva ma inquietante tenuta di campagna. E se l’indagine si fa sempre più labirintica, la vita di Strike è tutt’altro che semplice: la sua rinnovata fama di investigatore privato gli impedisce di agire nell’ombra come un tempo e il suo rapporto con Robin è più teso che mai. Lei è senza dubbio indispensabile nel lavoro dell’agenzia, ma la loro relazione personale è piena di sottintesi e non detti…