Potrei definire PUZZLE, l’ultima fatica letteraria di Anna Mininno, un volume di poesie, ma non gli renderei giustizia, infatti, insieme al lavoro poetico per eccellenza, durante la lettura, ho trovato ed apprezzato l’inserimento di originali, brevi racconti che, in una perfetta miscellanea, creano un’opera particolare.
L’autrice, attraversando “spazi d’interno” -come recita il sottotitolo- si pone domande e ne trova le risposte obbligandosi ad una spassionata introspezione e ad una razionale riflessione senza rinunciare, però, ad un equilibrato coinvolgimento emozionale e ad un dettagliato ragionamento con “l’intelligenza del cuore”.
“…Camilla alza le braccia in un gesto che le riesce sensuale, gira lentamente su se stessa e tenta un passo di flamenco, sicura che i piedi possano evocarne il ritmo.
Andato!
Il tempo di un ricordo.
La flamenchera non smetteva di danzare sul tavolo circolare e i suoi movimenti divenivano ritmo e passione per sé e per gli altri.
Poi, più nulla.
Camilla non tenta altri passi.
Si ferma ed è pensosa.
Poi, con fare convinto, si sfila gli occhiali e riprende a sognare.” (dal racconto Camilla).
La connessione perfetta ed equilibrata tra la dimensione interiore e quella “visibile” in un gioco sapiente di luci ed ombre, lascia appena intuire o evidenzia chiaramente sentimenti profondi, ricordi, sensazioni, emozioni, sogni, vittorie e sconfitte esistenziali, aspettative realizzate o disattese. Così tra concetti importanti appuntati in una prosa scorrevole e personalizzata e immagini evocative espresse in un crescendo di note poetiche sapientemente orchestrare da una “giovane e promettente esordiente” come si definisce con splendida ironia, perfettamente in tono con il suo carattere solare e schietto, Anna Mininno, il lettore condivide frammenti di un’esistenza pienamente vissuta, tessere multiformi di un mosaico costruito giorno per giorno, pezzi levigati, arrotondati, appuntiti, un… PUZZLE, appunto!
Colori intensi e decisi si alternano a pennellate tenui e delicate. La tavolozza dell’ispirazione lirico-narrativa dell’autrice è ricca di un’infinita gamma di tonalità e di tutte le sfumare che può attingere direttamente dalle esperienze positive o negative che hanno arricchito la sua vita.
“del tempo”
vorrei non finisse
questo viaggio a ritroso
gioco di memoria
che va verso Ponente
dove l’orizzonte
incontra l’Alba Nuova
Tali stimoli, utilizzati quali strumenti per l’evoluzione della propria coscienza, dopo essersi trasformati in nutrimento spirituale, si sublimano fino ad assumere una suggestiva poeticità. Ed è proprio in questi momenti, dove le emozioni si trasformano in sentimento e i pensieri, come cavalli a cui sono state allentate le redini, scalpitano e galoppano in ogni direzione, che il linguaggio diventa più elaborato, spesso sintetico ma finemente ricercato, con armoniosi inserimenti di vocaboli stranieri o preziosi latinismi, per dare l’opportunità al microcosmo interiore dell’autrice di espandersi e trasformarsi in un macrocosmo infinito accessibile a tutti.
“à-plomb”
sono pigri certi amori
fibre ottiche
stelle di circostanza
sono tristi certi amori
miseri vis-à-vis
di cieli contromano
e son nulli certi amori
in à-plomb di notti
tra vuoti e dimenticanze
mais
ce n’est pas l’amour
tu sais, mon ami
La capacità di trovare dentro di sé le risposte ai suoi dubbi tramite una personale ed efficace “ars maieutica” fanno di PUZZLE, di Anna Mininno, un flusso affascinante di pensieri in divenire che qualsiasi lettore anche il più distratto non potrà non apprezzare.
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