Scritto nel 1921 racconta la vicenda di sei personaggi che si presentano a un Capocomico raccontandogli di essere stati da un autore che poi li ha abbandonati. Essendo ormai personaggi viventi essi anelano alla finzione scenica perchè solo rappresentando il loro dramma possono sentirsi salvi. Un padre, la madre, il figlio, la figliastra il Giovinetto e la bambini solo loro i sei personaggi di Pirandello. Dopo molti sforzi la compagnia accetta di rappresentare i loro drammi ma ben presto si crea una rottura tra personaggi e attori che non si sentono in grado di rappresentare il vero dramma dei personaggi. Non è dunque possible rappresentare la vita reale? Questa incapacità di comunicare culmina nella tragedia finale senza che ci sia data la capacità di comprendere se sia reale o meno. In questo libro Pirandello affronta il tema del contrasto tra realtà e finzione ma anche tra arte e vita e scavando nel profondo dell'animo umano scrive uno dei più grandi capolavor del teatro universale.