"L'incarnazione dell'umano nella sua piú estrema, intima e fragile radicalità nel cuore dell'atto poetico come senso, come forma e verità, trova nei versi di Ghiannis Ritsos un esito insuperato e 'indiscutibile'. L'incontro con la sua scrittura, con la sua storia personale, ha fatto risuonare in me, nelle corde dell'emozione e del sentimento, la voce dell'ecce homo e simultaneamente dell'ecce poeta. Le due espressioni si fanno nel respiro delle parole una sola cosa e trascorrono con potenza e grazia, in una laicissima pietas che abbraccia l'uomo, la natura, gli animali, il cosmo, il firmamento, le cose, il tempo, i fenomeni atmosferici. [...]". (Dall' introduzione di Moni Ovadia)