Ci troviamo nella Parigi pre-rivoluzionaria, protagonista è di Jean-Baptiste Grenouille. Nato in modo rocambolesco, tantoché la madre viene uccisa per infanticidio, lui riesce a salvarsi e sembra vivere la vita solo con un’unica preoccupazione sfuggire alla morte. Due particolarità contraddistinguono Jean-Baptiste: un olfatto smisurato, oltre la percezione umana, e l’assenza di un odore proprio, un riconoscimento personale, e per questo verrà etichettato come mostro. Nella sua infanzia incomincia a lavorare in una conceria dove si ammalerà, per poi riuscire a guarire. Un giorno per commissione si reca dal più abile profumiere del tempo per consegnarli delle pelli, è qui potremmo dire che ha inizio la storia in realtà, ed è qui che Grenouillle mostra le sua abilità a Giuseppe Baldini che poi lo promuoverà a garzone. Con il passare del tempo il giovane acquista anche indipendenza e entra in contatto con la città, qui viene attratto da un odore, il più buono che abbia mai sentito, appartiene ad una fanciulla e per impossessarsene la strangola. E da qui che Jean comincia la ricerca di metodi per estrarre profumi dalle cose - oltre il metodo della distillazione -, dal suo signore gli viene indicata una città dove queste pratiche sono sviluppate, e cioè un villaggio a sud della Francia chiamato Grasse. Qui stremato dalla forza degli odori, si isolerà completamente da tutti divenendo quasi un’eremita vivendo di suoi fantasiosi pensieri che gli saziano l’animo, e scoprendo e divenendo cosciente del suo stesso personale odore. Successivamente viene condannato a morte, il giorno della sua esecuzione dopo l’arrivo in carrozza tutti si prostrano ai suoi piedi, al suo cospetto adulandolo, così Jean decide di scappare e recarsi a Parigi dirigendosi nel cimitero, qui incontra degli uomini malviventi, così apre la sua boccetta contente il suo profumo versandoselo addosso, questo scatenerà la frenesia, la brutalità, il cannibalismo di questi uomini che entrano in preda ad uno stato mistico che arriverà a portarli a mangiare lo stesso corpo di un loro confratello. Libro davvero bellissimo, un capolavoro assoluto, anche se già avevo visto il film, il libro sono riuscito ad apprezzarlo molto.
«Gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all'orrore e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi ai profumi. Poiché il profumo è fratello del respiro. Con esso penetrava gli uomini, a esso non potevano resistere, se volevano vivere. E il profumo scendeva in loro, direttamente al cuore e là distingueva categoricamente la simpatia dal disprezzo, il disgusto dal piacere, l'amore dall'odio. Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini.»