Il romanzo comincia con il Processo nel tribunale dell'Inquisizione al quale Orazio Gentileschi, padre di Artemisia, denuncia l'amico, Agostino Tassi, per lo stupro di sua figlia. Partendo dai fatti storici che sono stati realmente parte della vita dell'artista Artemisia Gentileschi, l'autrice racconta i sentimenti che hanno accompagnato la protagonista durante tutta la sua vita: la violenza subita, l'umiliazione del processo nel quale sembrava l'imputata e non la vittima, il tradimento del padre e poi quello del marito, l'incomprensione della figlia, fino al perdono del padre. Il romanzo dipinge la figura di una donna che riesce ad imporsi in un mondo di uomini, una donna che fu figlia, moglie e madre, ma prima di tutto un'artista. Il romanzo non è mai noioso, in certi punti mi ha anche commosso parecchio e sicuramente mi ha portata a riflettere.