Abiure, omicidi, decreti irrazionali. Tanti, troppi sono gli errori, le azioni opinabili e curiose che si sono succedute in due millenni di storia di pontificato. In quest'opera l'autore, ben lungi dall'attaccare una singola figura papale ma con l'intento di scardinare l'utopia della sua infallibilità, elenca le barbarie dei papi dal primo secolo fino a oggi. L'opera è contraddistinta da una tecnica di scrittura innovativa, primo esempio di questo genere, caratterizzato da estrema sinteticità e da un paziente e accurato ritaglio di oltre duecentotrenta opere bibliografiche finalizzato alla citazione delle parti più significative. L'intento dell'autore è di spingere il lettore a domandarsi cosa abbia la dottrina instillata da Gesù in comune con quella propinata ai giorni nostri, nonché di interpellarsi sulle motivazioni che hanno portato alle varie correnti scismatiche all'interno del cristianesimo, ricordando che la cattolica è l'unica, tra le tre grandi divisioni dottrinali cristiane, a imporre il celibato agli ecclesiastici: che sia forse questo il motivo?