Arte e noir si abbinano splendidamente in questo romanzo di Daniel Silva, Il caso Rembrandt. Autore di gialli che hanno scalato le classifiche mondiali come Le regole di Mosca e Il disertore, l’autore stavolta sceglie la scena delle gallerie d’arte intrecciata a quella dello spionaggio per ambientare questa storia ad alto tasso adrenalinico. Gabriel Allon è un affermato restauratore d’arte che rifugge da un passato oscuro da agente segreto del Mossad. Dopo essersi trasferito nella verdeggiante costa inglese con la moglie Chiara, cerca di ricostruirsi con lei una vita serena. Ma la tranquillità non fa per Gabriel e nemmeno per la sua seconda moglie, recentemente rapita e liberata proprio dai servizi segreti. La quiete del piccolo paese di Glanstonbury viene così turbata dalla notizia dell’assassinio di un vecchio amico di Allon, mercante d’arte, e dal furto di un quadro di Rembrandt a cui la vittima stava lavorando. Il passato di Gabriel torna così a scorrere nelle sue vene e ancora una volta non rimarrà in disparte a guardare. L’ex agente segreto torna così nelle sue antiche vesti per scoprire una rete di intrighi internazionali dove Europa e Iran vanno a braccetto in un traffico di scorie nucleari. Allon però non riesce a farcela da solo: l’unica cosa da fare è chiamare a sé la sua vecchia e fidata squadra. In uno scenario complesso in cui sono implicati preti, banchieri, gerarchi nazisti e ebrei si snoda il romanzo di Daniel Silva. Attraversando il Sud America e l’intera Europa, personaggi magistrali e una trama ipnotica ci conducono allo svelarsi del tremendo intrigo. Con Il caso Rembrandt Silva si conferma così ancora una volta maestro del giallo e del mistero.