Quale impari lotta tra l’anima e la parola! Avvincente, con il suo potere evocativo, la mistica ambiguità della parola, sfuggente e implacabile, nel continuo suo tramutarsi, l’anima. Abbandonata la chimera di un’equilibrata univocità, procedo tra certezze oscillanti, ragioni dubbiose e profondi sospetti che ci sia da scavare ancora e senza fine per trovare la bellezza. La ricerca del senso, del significato, del dettaglio si prolunga, così credo di sfogliare, uno dopo l’altro, i numerosi strati dell’anima. E nel ritmico alternarsi dei versi, verso dopo verso, raccolgo una manciata di scintille, due o tre lucciole, qualche goccia di rugiada e pochi riflessi di luce dorata affinché meno buio appaia l’universo, affinché più clemente sia il piglio della vita.