"Le donne sono i giocattoli della fortuna."
L’altra donna del re, romanzo di Philippa Gregory, narra di Maria Bolena, la sorella minore e meno famosa di Anna Bolena, che tutti conosciamo per essere stata la seconda moglie di Enrico VIII d’Inghilterra e la madre di Elisabetta I.
All’inizio della vicenda, Maria Bolena viene obbligata dalla famiglia ad entrare nelle grazie del re, per diventarne l’amante e dargli un figlio maschio, cosa che sua moglie, la regina Caterina d’Aragona ha fallito; un compito che sorprendentemente le riesce, tanto da innamorarsi per davvero di Enrico VIII e dargli due figli, una femmina e un maschio.
Ma sua sorella Anna trama alle spalle di Maria, decisa a rubare il cuore del re, pronta a prendere tutte le attenzioni che adesso ruotano a lei. Che ne sarà di Maria, mentre Anna convince Enrico VIII a sposarla e le porta via anche suo figlio?
"...nella vita le occasioni non cascano in grembo come ciliegie mature."
Il romanzo è narrato dal punto di vista di Maria, che a dodici anni sposa un uomo che non conosce e a quattordici diventa l’amante del re, tramite i cui occhi conosciamo anche Anna, bella, civettuola, frivola e soprattutto ambiziosa e il mondo lussuoso della corte di Inghilterra.
Proprio lo sguardo di Maria, insieme allo stile dell’autrice che si distingue per essere scorrevole e piacevole, è il valore aggiunto di questo libro, perché offre un punto di vista nuovo su un fatto storico molto noto, cioè sul divorzio di Enrico VIII da Caterina d’Aragona e il suo successivo matrimonio con Anna Bolena, che poi finirà decapitata.
Il libro in particolare ci regala due ritratti interessanti: il primo è quello del re, uomo nonostante tutto innamorato della sua prima moglie, letterato e sportivo, poi diventato un uomo spregiudicato pronto a tutto per accontentare se stesso a causa, in parte, proprio di Anna Bolena, il secondo personaggio interessante, una donna che ha voluto troppo e che ha pagato le conseguenze per questo.
Maria Bolena non esce sconfitta dal rapporto di rivalità con la sorella Anna Bolena, forse la storia ricorda la seconda, ma dal libro si capisce che la prima ha avuto per quei tempi un ruolo avanguardista, ha cercato la libertà con un uomo che lei chiama "nessuno", si è allontanata dalla vita di corte con i suoi intrighi, ha vissuto il suo amore senza costrizioni e tornaconti, in campagna crescendo i suoi figli, con semplicità ed in tranquillità, ha preferito scegliere anziché farsi comandare come una marionetta!
"In un mondo dove le donne erano vendute e comprate come cavalli, avevo trovato un uomo che amavo; e lo avevo sposato per amore. Non avrei mai affermato che questo era un errore."
Il romanzo regala dunque un affresco appassionante, approfondendo anche il rapporto tra due sorelle molto diverse tra loro, ma non per questo meno unite.
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