Storie di incantesimi e di maledizioni da sfatare, fiabe piene di reucci e reginelle,di popolane dall’ingegno aguzzo,di uccelli fatati che assumono sembianze umane,di mammedraghe fameliche e di diavoli dispettosi. Novelle in cui una ragazza è bella se è “bianca come la ricotta e rossa come una rosa” oppure se è “fatta di sangue e latte”; dove un reuccio non si sposa finché non trova una moglie “con la pancia che parla”; dove i poveracci campano di sarde fritte e i vicerè di pasticci di maccheroni e cassatelle. Una narrazione piena di colori,odor i,suoni, gesti,ritmi,dalla inconfondibile mediterraneità – che sa di zafferano,olio d’oliva, sale, pane, mosto, sanguinaccio; in mezzo a giardini pieni di arance e fichi, melograni e uva, fichi d’india e datteri e a una campagna popolata da animali astuti come un pappagallo cantastorie o incantati come un asino che caca denari. E poi botole, passaggi segreti e pozzi da cui entrare in altri mondi…