Io sono il Libanese
di Giancarlo De Cataldo
Roma, primi anni Settanta. Il Libanese è un ragazzo di strada. Ha un sogno: diventare il re della Roma criminale. Ma la scalata è dura, quando sei nato nei vicoli e i tuoi unici alleati sono il cervello e il coltello. Giada è una ragazza dei quartieri alti. Anche lei ha un sogno: cambiare il mondo. Sono destinati a incontrarsi, scontrarsi, perdersi, ritrovarsi. Ma è piú facile cambiare il mondo che uno come il Libanese.
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Commenti (1)
20/08/2012 - brontolo
Se avete letto “ Romanzo criminale” direi che potreste anche evitare di leggere questo romanzo breve, che nulla aggiunge ,in fondo, alla figura del “Freddo”. Se non lo avete letto, forse fareste meglio a saltare questo e a prendere direttamente “Romanzo criminale”- Non so quale sia stata la molla che ha spinto l’autore a scrivere questo prequel che, sinceramente, sembra solo una mera ed inutile introduzione al romanzo vero e proprio. Il Libanese è un ragazzotto delle borgate romane che sogna di diventare il Re di Roma. L’infanzia, la galera, le conoscenze coi capi della camorra sono tutti passi verso la sua scalata alla malavita. Rispetto ed onore, i soliti concetti stravolti della malavita, tornano spesso anche qua. Lettura veloce, ma evitabile.
