Il Ritratto dei coniugi Arnolfini, capolavoro di Jan van Eyck dipinto attorno al 1434, è il celeberrimo oggetto di questa indagine: chiunque l’abbia visto non può dimenticarlo. Amato e ammirato nei secoli, oggetto di innumerevoli studi, nasconde tuttavia un mistero, un significato nascosto, che continua a sfuggire anche al nostro sguardo più attento. Chi sono l’uomo e la donna al centro del dipinto? E, soprattutto, che cosa stanno facendo? Abbiamo sempre creduto che nelle vesti di protagonista fosse raffigurato il mercante lucchese Niccolò Arnolfini, assieme alla prima moglie: non vi è alcuna rassomiglianza fisica, tuttavia, con altri ritratti coevi del mercante. Inoltre, il primo documento che ne parla cita il quadro come Hernoul-le-Fin avec sa femme, e all'epoca Saint Hernoul è il patrono dei cornuti… Nessun dettaglio, storico o iconografico, sfugge alla minuziosa lente d’ingrandimento dell'autore: perché il cagnolino non è riflesso dallo specchio? Perché un'unica candela rimane accesa sul lampadario, in pieno giorno? E’ forse un simbolo di morte? Quali altri misteri nasconde questo dipinto affascinante?