Ecce homo, titolo completo Ecce homo. Come si diventa ciò che si è, è un'opera filosofica autobiografica di Friedrich Nietzsche, considerata uno dei più acuti e disperati ritratti autobiografici nella letteratura moderna. In Ecce homo, Nietzsche ripercorre le sue opere passate, di cui molti capitoli ne riportano il titolo, e corregge molte delle idee espresse in passato, rivendedole anni dopo. Qui Nietzsche, si fa portatore del valore dicotomico che contraddistingue la sua intera opera filosofica: descrive e rivede la sua vita sotto i brucianti chiaroscuri dello spirito dionisiaco e del nichilismo passivo. In questo senso finirà l'autobiografia con una domanda: "Cristo o Dioniso?", vedendo nel cristianesimo la negazione dei valori vitali dell'Oltreuomo. Paradossale, Ecce homo è il tentativo di scardinare, con le sue iperboli, la mentalità più prettamente puritana dell'Europa di quel periodo. Infatti, per evitarne una "scandalosa" esegesi, dai più venne semplicemente scartato come opera di un folle, nonostante abbia avuto tra i suoi estimatori anche Sigmund Freud, che esortò i suoi colleghi, in una delle riunioni della neo-nata società di Psicologia, a non trascurarlo e a non considerarlo semplicisticamente l'opera di un pazzo, ma al contrario a vederne la profonda e sconvolgente lucidità. (fonte: Wikipedia)