Albania, primavera 1997. Il baratro senza fondo della guerra civile spinge Silvana, appena adolescente, a fuggire da Valona. La ragazza lascia la sua terra a bordo di una carretta del mare e il suo vero compagno di viaggio, in mezzo all’Adriatico attraversato da altre vite umane disperate e coraggiose, è un piccolo quaderno. Nel suo diario Silvana annota tutto: le storie, i destini, i turbamenti della sua gente e quelli del suo cuore. Il viaggio della speranza di Silvana si infrange contro una corvetta della Marina Militare italiana: la nave albanese su cui la ragazza aspetta una possibilità di riscatto esistenziale, infatti, viene speronata e affonda. Silvana è nell’elenco delle ottantanove persone che perdono la vita a un passo dalla costa italiana. A ritrovarne il corpo e il diario, due giorni dopo la tragedia, sarà Romeo, un ragazzo che si trascina dentro un inappellabile desiderio di morte e che ritroverà la voglia di vivere attraverso la lettura delle pagine scritte da Silvana. Latiffi ci racconta la storia di un amore impossibile e interroga il lato oscuro della fragilità umana con uno stile che non spreca neppure una parola.