Una famiglia americana
  • 9788843801039
  • Tropea
  • 01/01/2003

Una famiglia americana

di Joyce C. Oates


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Commenti (2)

10/01/2012 - albireo52
utente
Troppo lento, me ne sono quasi subito stancato.

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10/05/2018 - Matik2003
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"Per parecchio tempo ci avete compianto. Per parecchio tempo ci avete ammirato, poi avete pensato -Bene! E' quello che si meritano." "Una famiglia americane" è quella dei Mulvaney, Michael, Corinne e i quattro figli, l’America è quella rurale, piovosa, fredda e sferzata dal vento del nord dello stato di New York, dove i Mulvaney vivono in una grande casa di campagna immersa nella natura; mattoni e legno dipinto di lilla, un luogo incantato, un Eden dove i ragazzi Mulvaney crescono in un'atmosfera di allegro cameratismo, circondati da animali di ogni tipo. High Point Farm è il regno dei Mulvaney e i Mulvaney sono la famiglia del sogno americano: sposati nel dopoguerra, sull'onda del boom economico, Michael e Corinne si sono fatti dal nulla, lui imprenditore ambizioso e gran lavoratore, lei madre e moglie devota, sorretta da un'incrollabile fede cristiana. E poi ci sono i quattro figli, ragazzi "speciali", dal campione sportivo idolo del liceo locale, Mike jr., al piccolo Judd, il minore, passando per la bella cheerleader Marianne e per lo studioso, introverso e geniale Patrick. Stimati, popolari, invidiati. Fino a quando la cattiva sorte bussa alla porta di High Point Farm. Qualcosa di terribile accade nella notte di San Valentino del 1976 alla giovane e bellissima Marianne, l'unica femmina, la principessa di papà; si tratta di qualcosa di innominabile, destinato a far implodere la famiglia perfetta, scuotendola dalle fondamenta e lasciandola nuda davanti alla propria debolezza e a un perbenismo ipocrita che, durante la lettura, mi ha più di una volta fatto sentire a disagio. "In una famiglia, ciò che non viene detto è ciò che si cerca di sentire. Ma il rumore di una famiglia lo soffoca". È una parabola discendente verso l'inferno, quella che ci racconta la Oates, niente e nessuno verrò risparmiato. Ciascun membro della famiglia la vivrà a modo suo, chi con rabbia, chi con senso di colpa, chi indugiando nell'alcool, chi mettendo la testa sotto la sabbia e pregando: unico comune denominatore, per tutti, un silenzio colpevole, una mancanza di reciproca fiducia, che porterà i Mulvaney a una vera e propria diaspora. Nei vent'anni successivi all'"evento" assisteremo a una serie infinita di ipocrisie, di strane, mutevoli alleanze, e di dolorosi tradimenti tra i membri della famiglia, che, trincerati dietro alibi inconsistenti e inutili preghiere, non saranno in grado di proteggersi e accogliersi vicendevolmente, di comportarsi da vera "famiglia", fino all'epilogo inaspettatamente dolce amaro. "Non c'è Satana ma c'è il male. Il male è presente nel programma genetico della nostra specie, come la rapacità ai danni della natura, l'avidità e la superstizione e la stupidità. Intendo l'inclinazione a queste cose. Siamo liberi di scegliere se attivare o no il male che abbiamo dentro. Possediamo il libero arbitrio." Questa corposa, amarissima, storia americana mi ha fatto penare non poco. Ne ho amato l'ambientazione, lo studio psicologico precisissimo dei personaggi, le grandi contraddizioni umane, raccontate in modo molto coinvolgente (ho provato odio, angoscia, commozione, ho pure versato una lacrimuccia), d'altro canto la mole del libro, le tante divagazioni e descrizioni di luoghi e personaggi secondari, hanno sicuramente reso meno potente l'effetto generale. Una lettura un po’ a singhiozzo, in cui capitoli di grande impatto emotivo, lasciano improvvisamente il posto a pagine francamente di troppo. Una famiglia americana è un romanzo impegnativo, richiede tempo e costanza, non è un libro che scivola via con leggerezza, ma è una storia che regala emozioni e che non si dimentica, malgrado una certa ridondanza. Personalmente sono felice di aver letto questo libro e sicuramente proverò anche ad affrontarne altri di questa scrittrice. Concludo dicendo che il motto usato da questa famiglia è : Pregherò per te (ma intanto salvati da solo).

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