Il fil rouge di Spazi e Tempi dell'Alterità è il contatto con l'Altro ravvisabile in prospettiva diacronica, intesa come kronos e kairos, quindi evoluzione cronologica e tempo della soggettività; si è voluto esplorare le visioni, spesso deformanti, dell'Alterità che hanno avuto, e hanno tuttora, forti ripercussioni sull'imagerie culturelle, sull'immaginario popolare e sulla vita civile. I testi letterari, così come le opere artistiche in senso generale, riflettono, in maniera diretta o mediata o ancora trasversale, le inquietudini e le tensioni che di sovente scaturiscono dalla relazione dialettica tra identità e alterità e gli elementi positivi oppure, al contrario, perturbanti che la contraddistinguono. L'Alterità può quindi delinearsi come sinonimo di diversità - di genere, religiosa, linguistica, esperienziale, etc. -, irriducibile/ negoziabile, ma anche come fondamentale esperienza di conoscenza e riflessione nella formazione dell'Io.