Giovanni Paolo II, una delle figure chiave della seconda metà del Novecento, è qui analizzato sotto il profilo del suo rapporto con i mass media. Definito il papa del dialogo, anche per la sua grande capacità mediatica, ha fatto dell’uso della parola e della sua immagine uno dei cardini del suo pontificato. La sua immensa popolarità è stata suggellata dai numerosi viaggi pastorali. Primo vescovo di Roma non italiano dopo oltre quattro secoli, egli ha guidato con lungimiranza la Chiesa seguendo i grandi cambiamenti del mondo senza farsi travolgere da essi ma anzi spesso anticipandoli. Il primo pontefice dell’era della globalizzazione ha avuto sempre un’attenzione particolare per la pace nel mondo e per la valorizzazione del ruolo della gioventù nella società contemporanea. Con un passato da attore di teatro appare fin dalla sua elezione a suo agio di fronte alle telecamere e in presenza di moltitudini di fedeli. Il pontificato di Giovanni Paolo II viene detto di “nuova evangelizzazione”. Un esempio per tutti la Giornata delle comunicazioni sociali del 1995 dedicata al cinema. Tutto ciò e molto altro lo troverete in questo libro, frutto di una tesi e corredato da un’interessante bibliografia.