Erano tempi bui e tormentati. L’Italia, in pieno boom economico, faceva i conti con gli strascichi dell’ultimo conflitto, mentre per le strade la giustizia aveva il suo bel da fare per mettere un po’ d’ordine in un Paese ancora sofferente. Fu a Roma, nel quartiere di Trastevere, che il commissario Rodolfo Pozzi venne chiamato a risolvere una serie di delitti pressoché perfetti che sembravano non avere un movente. Decessi apparentemente non collegati fra di loro che finirono per mettere in difficoltà la locale polizia. Carlo Nencini era un impiegato alacre e diligente che veniva però vessato dai suoi colleghi di lavoro. Da quando aveva preso servizio al ministero dell’Industria di via Veneto il Nencini aveva scambiato sì e no una ventina di parole con ognuno dei suoi colleghi. Ma come aveva fatto a trovare quel posto di lavoro? E chi era veramente Carlo Nencini?